Eating Out–Londra 2
27 10 2014E dopo mesi di silenzio (quasi nove per l’esattezza…) ritorno ad aggiornare il blog, con qualche nuova idea in mente, che spero di portare avanti tra i vari mille impegni che ingombrano le mie giornate. Il ritorno è però soft, continuando un capitolo iniziato tempo fa, con la recensione dei locali vegan e vegan-friendly della capitale britannica.
MANNA
Uno dei più vecchi locali vegetariani ancora in funzione a Londra, Manna ci ha accolti in un elegante ambiente sui toni del bianco. Il personale è attento e gentile, il menù vario e le opzioni vegan numerose.
Come antipasto scegliamo la crostata di zucchine gialle, aglio arrostito e pomodori ciliegini con formaggio di anacardi, e i ravioli con patè di funghi e noci e salsa al finocchio. Entrambi i piatti sono ben equilibrati e assolutamente deliziosi, oltre che ben presentati.
Come secondo optiamo per un classico della cucina britannica in versione veg, il bangers and mash, classico piatto britannico a base di salsicce (vegetali) e purea di patate.
Il meglio arriva però con il dessert: niente di meglio di un’invitante cheesecake di cioccolato bianco e lamponi con coulis di kiwi e gelato alla noce di macadamia per terminare la cena in bellezza.
MILDREDS
Mildreds è un locale a cui sono particolarmente legato perché è stato il primo locale che ho provato a Londra quando sono diventato vegetariano dieci anni fa. Si trova a Soho, ed è sempre affollato. Meglio andarci in settimana o piuttosto presto, perché non accetta prenotazioni. Di solito si aspetta per sedersi, ma nell’attesa, soprattutto d’estate, potete ordinare qualcosa al bar del ristorante e bervi il vostro cocktail fuori in attesa di venire chiamati.
Il menù è molto vario, con interessanti contaminazioni provenienti da varie tradizioni culinarie del mondo. L’ultima volta? Gyoza brasati, noodles con anacardi, verdure e patate dolci, e una torta al cioccolato fondente e arance.
MINAMOTO KITCHOAN
Famoso brand di pasticceria tradizionale giapponese, Minamoto Kitchoan ha un solo punto vendita in Europa, quello di Londra per l’appunto.
In un ambiente curato e piacevole, verrete serviti da commesse giapponesi che vi proporranno vari tipi di wagashi (dolci tradizionali nipponici) che variano a seconda della stagione, del periodo dell’anno, delle festività. Gran parte di questi dolcetti sono vegan, in quanto non vengono solitamente utilizzati latte e uova. Chiedete però per sicurezza alle commesse giapponesi, molto gentili e disponibili.
Oltre che acquistarli per l’asporto, si possono anche degustare in loco, nel piccolo spazio dedicato, accompagnati da un tè bancha.
OTTO
In pizza we trust – così recita il motto di questo locale essenziale e accogliente, un po’ pub inglese, un po’ piola nostrana. Il locale non è vegetariano, ma offre un’interessante selezione di pizze vegan.
L’impasto è realizzato con farina di mais, e le porzioni sono decisamente abbondanti. Io opto per una pizza con formaggio di anacardi, polpette di soia e broccoli, dopo un’insalata. La pizza è decisamente abbondante, e si fa fatica a finirla. Meglio ordinarne una in due.
RAW
Ultima scoperta londinese durante la mia ultima trasferta di tre mesi fa, Raw è un elegante ristorante vegan e crudista aperto da poco più di un anno. Situato all’interno di un albergo (La Suite West Hotel), e condotto dallo chef Paolo Catalano, Raw offre un ricco menù vegan con interessanti proposte crudiste e non. A colazione il ristorante non è però vegan e si piega purtroppo alla tradizionale colazione inglese a base di bacon e salsicce.
A pranzo e cena il ristorante diventa però 100% vegan, con piatti ben riusciti, e con una buona armonia. Semplice ma perfetta l’insalata di spinacino con salsa all’avocado, originali e convincenti i burger di funghi quinoa in panini di patate dolci grigliate. Meno interessante l’insalata di tofu e pomodori ciliegini con basilico, molto buoni ma un po’ “parchi” i ravioli crudisti di barbabietole gialle con ripieno alla mandorla e pesto di zenzero e broccoli.
Un locale sicuramente in cui fare ritorno, anche per gli ottimi cocktail energetici a base di estratti di frutta e verdura, con la scusa di provare i loro interessanti dessert (per questa volta saltati a piè pari per ragioni di tempo).
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