Un’estate sull’Appennino tosco-emiliano
21 07 2013Chissà perché, ma l’estate mi porta sempre a essere un po’ malinconico, e i ricordi delle stagioni precedenti riaffiorano costantemente. Profumi, colori, sapori e sensazioni si ripresentano non appena si allenta un po’ la tensione del tran-tran quotidiano. Le vacanze agostane sono ancora lontane (le ferie saranno solo nella seconda metà del mese), ma ormai si respira sempre più in giro un’aria più rilassata che invoglia a lasciarsi andare a piacevoli ricordi. E uno di questi è proprio quello di una brevissima vacanza trascorsa a casa di amici sull’Appennino tosco-emilano tre anni orsono, ormai. Non ero mai riuscito a scriverne prima, ma è un piacere ora parlarne e ritornare indietro di qualche anno.
Il soggiorno, breve ma intenso, è stato reso possibile grazie alla squisita ospitalità di Grazia, alias Erbaviola, e del suo compagno Matteo (oltre a quella dei loro due splendidi gatti, Kiki e Mako, pazientemente rassegnati per avergli rubato il divano letto), che ci hanno accolto, portato in giro e rimpinzato per quattro giorni.
Ringraziandoli ancora, e in attesa di andarli a trovare nella loro nuova casa, dedico loro qualche scatto e qualche piacevole ricordo degli incantevoli luoghi nei quali hanno deciso di stabilirsi, in zone ancora relativamente incontaminate, a cavallo tra Bologna e Firenze.
Loiano, Monterenzio e il vicino Parco Eolico di Casoni di Romagna, nonché i bellissimi castagneti della zona.
Il paese abbandonato di Castiglioncello, importante luogo di transito tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio, con i suoi suggestivi ruderi.
Il Lago di Castel dell’Alpi, a San Benedetto Val di Sambro, e la piacevole passeggiata lungo il suo perimetro.
Le gustosissime creazioni culinarie di Grazia, tra cui i fenomenali burger di okara e la splendida pasta ripiena, ma le confetture, il pesto, le formaggelle di soia, la panzanella e tante altre golosità.